mercoledì 15 aprile 2015

Books Everywhere! Part VII

All'ultimo Books everywhere eravamo rimasti a decine di acquisti fa. Sì, decine. Ma piano piano ci rifaremo. Può anche darsi che mi scappi qualche titolo tra un post e l'altro, ma i curiosi (come se ce ne fossero davvero su questo blog XD) possono sempre sbirciare la mia libreria aNobii dal link nella colonna qui a destra, subito sopra al contatore.

Ripartiamo!


Questa è una storia lunga. Lunga nel senso che la mia curiosità per questo libro risale a un mucchio di anni fa.
Dunque. Quando andavo alle scuole medie mi fermavo spesso a pranzo a casa di mia nonna e giocavo con la ragazzina della casa accanto, che aveva un paio d'anni più di  me. Detto questo, una volta a scuola diedero da leggere a questa mia amica La città della gioia (come ho detto era una attimo più grande di me e andava già alle superiori). Lei me ne parlò e da come ne parlava sembrava davvero che fosse uno di quei libri che cambia il modo di vedere le cose, che cambia le persone. Non ero particolarmente interessata all'argomento, non lo sono neanche ora, ma la curiosità mi è decisamente rimasta, senza contare che è un libro celebre e che nel corso degli anni ne ho sentito parlare spesso (e spesso addirittura con affetto). Mi pare giusto provare, no?

Chissà per quale strano motivo finii a vedere il film tratto da questo libro. Non ricordo bene, penso di averlo preso a noleggio quando uscì, o forse comprai direttamente la vhs (devo averla ancora da qualche parte). Erano più o meno gli stessi anni in cui sentii parlare della Città della gioia (ergo una quindicina di anni fa).
Adoro il film. Penso di aver consumato la videocassetta a suo tempo. Da lì ho iniziato a informarmi su Maurensig e, pur avendo avuto  l'intenzione di leggere questo libro fin dall'inizio, mi sono ritrovata a leggere invece L'uomo scarlatto, e ad adorarlo. Qualche anno dopo è stato il turno del Guardiano dei sogni
Ne ho un altro paio in libreria in attesa di lettura (La variante di Lüneburg e Venere lesa), ma resto fedele al mio piano originale di leggere anche questo. Prima o poi.


Ero in una libreria dell'usato a spulciare tra pile polverose quando mi è caduto l'occhio su questa copertina. Non so... quel titolo in verde e quelle facce  mi dicevano qualcosa. Possibile? Mah, tanto costava l'incredibile cifra di un euro e l'ho aggiunto ai libri da comprare. 
Giorni dopo il lampo a ciel sereno: ma certo che avevo già visto questa copertina! Mia madre ha lo stesso identico libro nascosto in una cassapanca che avevo riordinato personalmente anni fa, perciò è effettivamente un doppione e non c'era bisogno di acquistarlo, ma vabbè, per quel prezzo sono contenta di avere la mia copia :)
















Nonostante la copertina orribile (l'azzurro e il giallo dal vivo sono davvero un pugno in un occhio), Louisiana  mi chiamava dallo scaffale nella solita libreria di usati. Ravanando nello stesso negozio mi sono imbattuta in altri due volumi dello stesso autore, per poi scoprire che facevano tutti parte della stessa saga familiare. Anzi, in realtà i volumi scritti da questo giornalista francese sarebbero ben sei, di cui soltanto cinque pubblicati in Italia. Chissà se riuscirò mai a leggerli tutti. Il primo passo è stato comprare i volumi iniziali :)


Qui c'è lo zampino di Tolstoj. Lungi da me paragonare la Hanlon al nostro amico Lev, dico solo che ha fatto anche lui la sua parte quando io ho deciso di comprare questo libro. Come spesso mi capita, l'acquisto non era in programma. Mi piaceva l'immagine di copertina (e qui Tolstoj non c'entra niente), infatti ho un debole per le illustrazioni. Ma, considerando che sto ANCORA leggendo Anna Karenina, che l'ambientazione russa di epoca storica mi piace un sacco, che questo libro è chiaramente ambientato a San Pietroburgo (ma va'?) almeno un secolo fa, mi pare chiaro perché sia finito abbastanza in fretta nella pila degli acquisti e poi a casa in libreria. 
Quindi è tutta colpa di Tolstoj u_u

Semplicemente un altro Grisham. So che mi piace e vado sul sicuro. Inoltre volevo provare qualcosa di suo che non appartenesse al genere del legal thriller. E comunque non potevo proprio lasciarlo in libreria a prender polvere dopo aver letto la quarta di copertina e aver riso almeno 10 minuti quando viene menzionata la (fittizia) squadra di football americano dei Panthers Parma. Cito: "Rick non sapeva nemmeno che in Italia il football fosse praticato e non ha nemmeno la più vaga idea di dove Parma si trovi". Che le nozioni geografiche di uno straniero sull'Italia siano scarse non è per niente strano e sinceramente neppure io avrei immaginato che nel bel paese si giocasse a football a livelli professionistici (mi viene da ridere già solo a scriverle queste cose XD). 
Se il giallo canarino della copertina aveva minacciato di tenermi alla larga, i magici Parma Panthers e le risate che ci ho fatto su mi hanno fatto cambiare idea. Quando lo leggo ne riparliamo XD



L'edizione risale al 1940 e si è persa da un pezzo la sovracoperta di cui vedete l'immagine qui a fianco, ma mi resta un volume con una rigida copertina violacea che, sebbene sbiadito e macchiato dal tempo, è ancora in ottime condizioni. 
Nella solita libreria dell'usato (i libri di questo Books everywhere sono stati tutti acquistati lì) ci sono un mucchio di copie di questo libro, impossibile non imbattercisi ogni quarto d'ora. Quando poi ho scoperto che è ambientato in India e che esiste perfino un film, mi sono decisa a prenderlo.

Come per La grande pioggia, anche questo volume è vecchiotto (Mondadori 1957) e ha perso la sovracopertina. E' un bel malloppo di oltre mille pagine e l'ho preso solo perché mi sono fatta convincere dalla recensione di un'anobiana. Anzi, l'unica recensione presente su aNobii per questo titolo. Non è dettagliata né scritta in maniera particolare e racconta poco e niente anche sulla trama del libro (Antonio vive diverse avventure in epoca napoleonica. Fine.), però il recensore ne parla con affetto, ho avuto l'impressione che questo libro l'avesse davvero amato e, ancor di più per questo, è un peccato che non ne abbia potuto parlare con nessuno (libro sconosciuto che avran letto sì e no una manciata di persone). Son bastate poche righe a convincermi a prenderlo. Poi non so se mai lo leggerò, ma intanto ringrazio chi ha lasciato il suo parere.
La recensione in questione la trovate qui.


Alla prossima! :)

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